Paulo Barone
Come un sonnambulo
Stati della mente e sofferenza nel pensiero di C.G. Jung
21 Gen 2023 | 9.00 – 13.00
Il seminario si terrà sulla piattaforma Zoom. Prima del seminario saranno inviate agli iscritti le credenziali per connettersi. Suggeriamo di scaricare l’applicazione e creare un account in modo da facilitare la connessione.
Presentazione
Se per pensiero non si intende solo una funzione fra le altre, ma quell’essere consapevoli in generale che coincide con il fatto di vivere, che ne risponde e ne porta il peso (o che ne risente e ne patisce), cosa può significare oggi una “sofferenza del pensiero”? In cosa consiste? È legata forse ad un suo deficit formale, a un mancato sviluppo o alla sua deviazione verso un contenuto anomalo, come nei disturbi del pensiero?
Forse la sofferenza deriva, invece, dalla difficoltà dell’esercizio del pensiero, dalla difficoltà di fare esperienza, dall’urto con i limiti posti al nostro divenire coscienti, dall’attrito con il non-pensato, con l’impensabile. Questi limiti non sono mai solo “interni”, ma coinvolgono sempre anche i limiti “esterni”, le condizioni di possibilità, e di impossibilità, dettate dalla cultura di appartenenza e dal tempo storico in cui si vive, che muta il suo profilo di epoca in epoca. Così il diventare consapevoli del fatto di vivere non può prescindere dal diventare consapevoli anche dei presupposti storico-culturali entro cui il primo processo di consapevolezza avviene.
È forse in questo doppio passo, nell’eventuale contrasto tra queste due consapevolezze, che risiede la sofferenza del pensiero? E se l’inconscio è anche un modo di dire il limite, l’impensato, che cosa è inconscio oggi, soprattutto nella pratica analitica e nella direzione della cura?
Per informazioni e iscrizioni contattare la Segreteria dell’AIPA.